Sperimentazioni editoriali

Periodo di esperimenti su Vaporteppa!
Come saprete su Vaporteppa l’idea iniziale, basata su una serie di dati ormai vecchia di un anno, era di usare un intervallo di prezzi tra 1,99 lire (racconti lunghi, 7500-14.999 parole) e 4,99 lire (romanzi sopra le 50.000 parole). Quei due valori erano considerati particolarmente appetibili: 1,99 lire vendeva (e vende) bene quanto 0,99 lire (ergo si incassa il doppio); 4,99 lire, se applicato a opere in grado di permettersi il prezzo un po’ più alto (romanzi), vendeva solo un 20% in meno di 1,99 lire (ergo si incassa il doppio). Nel mezzo c’era la terra incognita dei romanzi brevi, poco meno o poco più, a cui affidare i prezzi “sfigati” di 2,99 e 3,99 lire che secondo i vecchi dati vendevano circa la metà delle copie delle 4,99 lire.

Passato oltre un anno, queste conclusioni potrebbero non rispecchiare più le vendite moderne. Magari ora 2,99 e 3,99 lire vendono meglio di 4,99 lire, o perlomeno vendono altrettanto. Se vendono meglio, quanto meglio? Se 3,99 lire vendesse un 30% in più rispetto a 4,99 lire, sarebbe più conveniente anche per i romanzi lunghi. Idem se 2,99 lire vendesse almeno un 70% in più di 4,99 lire. E che differenza c’è tra vendere un romanzo breve (mettiamo 20.000 parole) a 2,99 lire e un romanzo normale? Il romanzo grosso riceve più vendite che a 4,99 lire, ma il romanzo breve (che a 4,99 lire ipotizzo non venderebbe niente) vende meno bene del grosso? Il romanzo breve a 2,99 lire avrebbe beneficio di vendita netti, ovvero di oltre un +50%, scendendo a 1,99 lire? E questi benefici sono sufficienti a compensare l’impossibilità, arrivati al prezzo base di 1,99 lire, di poter fare giornate di offerta a prezzo ridotto o anche solo di partecipare alle Promozioni di Amazon?

Ah, già, perché ci sono anche le Promozioni di Amazon. Grossomodo una volta al mese, alcune opere indicate da Amazon possono candidarsi per partecipare alle Promozioni a patto di darsi uno sconto di almeno il 50% durante il periodo di promozione. Se supera il 50% è meglio. Le Promozioni portano tantissime vendite, Amazon sa spingere bene i libri selezionati. Un libro a 4,99 lire di prezzo base può darsi un bel 1,99 lire (sconto del 61%) e uno a 3,99 lire può scendere anche lui a 1,99 lire (sconto del 51%), ma un libro a 2,99 o a 1,99 lire dovrebbe scendere a 1,49 o 0,99 lire. Ne varrebbe davvero la pena? Quali prezzi sono migliori, in rapporto al pubblico che possiamo attirare, per ottenere i maggiori ricavi possibili? E a pari ricavi, quali prezzi vendono più copie? Bisogna sperimentare!

Qual è la dimensioni minima della pozza d'acqua di cui necessita una papera per condurre una vita felice?

Qual è la dimensione minima della pozza d’acqua
di cui necessita una papera per condurre una vita felice?
Bisogna sperimentare!

Abbiamo provato una sola volta ad abbassare i prezzi: quando per i primi due giorni di giugno abbiamo ridotto da 4,99 lire a 2,99 lire il prezzo de Gli Dei di Mosca.  Cosa abbiamo scoperto? Niente! Avendo annunciato il calo perché legato a due eventi risorgimentali, non abbiamo idea di quanto l’aumento NOTEVOLE di vendite sia su Amazon (boom, di nuovo nelle prime posizioni della classifica della Fantascienza) che su Ultima Books, molto sopra il necessario per coprire la differenza di prezzo (a occhio, credo, 7-8 volte di più), sia dovuto all’elemento di bias (l’annuncio, attirando clienti che ci seguono sui social) e quanto alla naturale differenza di reazione del pubblico nei negozi di fronte a prezzi inferiori a 4,99 lire per opere lunghe. Tolto il bias, e pensando a un periodo di diverse settimane, venderebbe davvero almeno il doppio di copie? E quanti di questi clienti a 2,99 lire erano nostri lettori che avrebbero comunque comprato il titolo a prezzo pieno nelle successive settimane? Abbiamo insomma guadagnato di più o abbiamo invece perso soldi?

Abbiamo portato anche due opere a prezzo pieno di 1,99 e 2,99 lire.
La Tachipompa e altre storie sembra aver venduto addirittura più de Gli Dei di Mosca, pur essendo vekkiume di un autore ignoto alle masse e per di più con l’handicap di essere 7 racconti (da quando in qua le antologie vendono bene?) per un totale di 31.000 parole, mentre l’altro è un romanzo di 111.000 parole di un autore contemporaneo famoso nel suo settore (Michael Swanwick). Eppure, a occhio, sembra aver venduto davvero quel 25% in più delle opere a 1,99 lire contro quelle a 4,99 lire.
L’opera a 2,99 lire è stata Puttana da Guerra (Bizarro Fiction, 16.600 parole, di un autore molto famoso nella nicchia ma comunque meno “prestigioso” per il lettore medio rispetto a Swanwick): è presto per dire come è andata, ma valutando le posizioni su Amazon e altri dati di vendita più concreti pare essere stata all’altezza di Caligo e de Gli Dei di Mosca come numero di copie vendute.

Cosa possiamo dire quindi? Ancora nulla!
Abbiamo bisogno di fare esperimenti coi prezzi, riducendo al minimo gli elementi di bias… primo fra tutti, evitare l’acquisto a causa di un annuncio da parte di chi ci segue sui social. Dovremo fare delle variazioni dei prezzi (verso il basso) senza dirlo a nessuno, sperando di coinvolgere così solo acquirenti casuali.

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Cosa vi chiediamo di fare?
Vi chiediamo prima di tutto, se volete supportare Vaporteppa, di continuare a comprare le opere appena escono (che sia a prezzo pieno o con lo sconto). Insomma, senza aspettare eventuali cali di prezzo che potrebbero pure non arrivare prima di parecchi mesi. I prezzi abbassati sono rivolti ai clienti dubbiosi, ai clienti casuali che non sanno se fidarsi o meno: con tutta l’immondizia italiana uscita per anni, un lettore di fronte a un romanzo a 4,99 lire magari non legge nemmeno l’anteprima… a 2,99 lire magari invece la legge, scopre che è bello e lo compra. E in futuro potrebbe fidarsi maggiormente anche dei prezzi pieni.
Abbiate pazienza con noi, stiamo cercando di capire come ottenere maggiori ricavi possibili per rendere Vaporteppa un progetto che il prima possibile ottenga la sua indipendenza economica e ci permetta quindi anche di spendere di più, di fare investimenti che ora non ci possiamo permettere di fare.

Cosa NON vogliamo che facciate

Non comprate per partito preso tutte le nostre opere. Non fatelo.
So che sembra paradossale, ma per noi è PEGGIO se comprate tutto ciò che pubblichiamo e poi una parte troppo grande non vi piace. Ci vuole poco a passare da cliente entusiasta a cliente deluso, non cercate apposta di diventarlo. Se diventerete clienti delusi, se i ricordi tristi saranno maggiori dei ricordi felici, poi smetterete anche di comprare le altre opere o di supportarci. Prima di ogni acquisto pensateci: vi interessa quell’opera? Se sì, LEGGETE l’anteprima! Vi forniremo sempre un’anteprima creata ad hoc più lunga possibile su Ultima Books (su Amazon, soprattutto in caso di romanzi brevi e racconti lunghi, l’anteprima automatica è spesso troppo breve).

Noi non ci porremo limiti su cosa pubblicare (purché “fantastico”) e quindi è ovvio che non potrà piacere TUTTO a tutti: se con certi tipi di opere è proprio inutile anche pensare di fare il tentativo, non compratele! Nessuno si aspetta che lo facciate.
So che tra molti editori va di moda invitare a comprare tutto, a supportare sempre e comunque e altre stronzate, ma quelli sono i sintomi di un’economia editoriale MALATA. I lettori vengono trattati come cittadini da tassare e coi loro soldi tenere in piedi l’editore, un po’ come si è fatto con i finanziamenti pubblici ai giornali. Noi siamo Vaporteppa, non siamo parassiti che vivono rubando soldi dalle tasche né chiediamo ai lettori di “tassarsi” comprando tutto per sostenerci.

Comprate a prezzo pieno le opere che vi attirano subito, dopo aver letto l’anteprima. Aspettate le offerte per quelle su cui siete in dubbio. Non comprate nemmeno con le offerte le opere che quasi sicuramente non potranno piacervi. Magari ci ripenserete se una recensione vi farà cambiare idea sul contenuto dell’opera. Noi porteremo tutto ciò che merita di venire pubblicato, voi prendete solo ciò che vi attira nel gruppo! ^_^

6 comments

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    • Hubert Phava on 20/07/2014 at 20:45
    • Reply

    Salto tutto il pippone delirio sui prezzi e sui numeri…
    Riguardo il comprare tutto o meno, per quanto mi riguarda essendo io un lettore “fantastico” di ritorno, essendomi spinto nella letteratura fantastica s.l. al massimo fino agli anni 80 con i romanzoni di Gibson, dovro’ pur rifarmi -letterariamente- deflorare, quindi mi sa che almeno le prime uscite mi vedranno cliente quasi fisso: non ti arrabierai, vero?

    Mi son piaciuti -per ora- sia “Gli dei..” che “Caligo”, un pochino meno il primo racconto de “La Tachipompa” ( sto legggendo la raccolta 1 racconto alla volta, inframezzando i racconti con una altro libro di genere completamente differente) e non conosco gli autori ne’ di “Puttana da guerra” ne’ degli altri in pubblicazione ( aspetto pero’ il “Ninja…”: un romanzo con un titolo simile non puo’ essere una chiavica ), e quindi rieccomi a solleticare il mio account ultimabukko per la bisogna ( scribble scribble: Ricordarsi di segare l’account ultimabooks prima che sia troppo tardi).

    😉

  1. Il Ninja Morbosamente Obeso merita molto. Bellissima storia. Spero di metterlo in vendita da lunedì 28.

  2. In tutto l’articolo si parla di “lire”, invece che di “euro”, è voluto? 🙂

  3. Le lire sono la moneta italiana! Mi stupirei piuttosto che riportiamo, nelle schede delle opere, la doppia indicazione in “euro”. Se non sai cos’è l’euro, moneta bizzarra, c’è un accenno qui:

    Vaporteppa vende principalmente elettrolibri, detti “ebook” dagli inglesi, in tutti i negozi raggiungibili via telefonoscopio dal nostro pregiato sistema di distribuzione brevettato Marconi, denominato FURTIVO.
    Per motivi ignoti le Lire, la nostra bella moneta garantita in oro sonante pagabile al portatore, sono state sostituite in questi negozi da tali Euri, valuta non pagabile al portatore e che di conseguenza, sarò franco, mi paiono una truffa bella e buona. Tant’è, c’è da accontentarsi: il cambio Lira-Euro è di uno a uno.

    • Terra Nova on 09/08/2015 at 18:27
    • Reply

    Avrei una domanda, ora che il catalogo è un po’ più in carne: ho notato che un titolo in offerta (specie se è un’offerta del mese su Amazon, che mi sembra garantire un’ottima visibilità) dà una spinta notevole anche alle vendite di altre opere – ma principalmente Bizarro traina Bizarro, e gli italiani altri italiani –: per fare un esempio, con il Ninja in offerta, Puttana da Guerra una decina di giorni fa è balzato intorno alla duemillesima posizione, poi è riscivolato più in basso abbastanza in fretta ma adesso mentre scrivo è di nuovo fra la cinque- e la seimillesima.

    In base alle mie molto discontinue osservazioni direi che questi “effetti collaterali” costituiscano almeno il 30-40% dell’incremento totale delle vendite associato alla promozione – ma immagino che, per posizioni intorno alla 40k, sia sufficiente anche una manciata di copie per risalire intorno alla 25k, quindi forse le mie stime sarebbero da rivedere al ribasso –.

    E dunque, la domanda: ci sono osservazioni Ducali in proposito? E che effetti su una questione sollevata nei primissimi mesi di vita di Vaporteppa, ovvero la tenuta nel tempo delle vendite di titoli ‘vecchi’?

    (mi rendo conto che non si vogliano tirare in ballo dati di vendita troppo precisi, quindi mi va benissimo una risposta qualitativa, o anche un ‘no comment’ ^^)

  4. Le vendite a pacchetto di opere dello stesso autore avvengono regolarmente senza alcune promozione. Non c’è particolare collegamento, è normale che quando un autore supera TOT opere (di solito 10, al momento siamo a 8 e notavo acquisti a pacchetto già dopo le prime 4) capitino estimatori o clienti fiduciosi che comprano più titoli appetibili assieme.

    Le opere che hanno già venduto alla fetta raggiungibile di possibile pubblico interessato, al passare del tempo vendono sempre meno (se hai possibilità X al giorno per ogni lettore possibile che questo compri, al ridursi dei lettori possibili -perché già divenuti acquirenti- si riduce il ritmo di acquisto) a meno che la fetta raggiunta di pubblico possibile non si espanda a sufficienza da compensare il calo.

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