Torna indietro: gennaio, dall’undici al venti del mese.
21 gennaio
1871: Approvata la legge che trasferisce la capitale d’Italia da Firenze a Roma. E 143 anni dopo, abbiamo anche spedito il sindaco.
22 gennaio
1905: domenica di sangue, le truppe aprono il fuoco sulla folla disarmata diretta al Palazzo d’Inverno per presentare una supplica allo zar Nicola II. È l’inizio della Rivoluzione del 1905 (9 gennaio del calendario giuliano, adottato in Russia fino al 1918).
23 gennaio
1879: termina la battaglia di Rorke’s Drift, in cui 150 soldati britannici barricati in una missione religiosa respinsero 4000 guerrieri Zulu, uccidendone almeno 350 con sole 17 perdite. Non sarà al 100% storicamente accurato, ma “Zulu” con Michael Caine è una gran bella rappresentazione dell’evento.Vennero assegnate ben 11 Victoria Cross, la medaglia più prestigiosa.
24 gennaio
1878: Vera Zasulič, leader di un gruppo anarchico, spara e ferisce gravemente Fëdor Trepov, governatore di San Pietroburgo.
Trepov aveva ordinato di far frustare Bogoljubov, un prigioniero politico che non si era tolto il berretto di fronte a lui. Il caso aveva indignato sia gli ambienti rivoluzionari che quelli intellettuali, anche perché Trepov era famoso per la sua brutalità fin da quando partecipato alla repressione delle rivolte in Polonia del 1830 e del 1863.
Vera Zasulič utilizzò un revolver britannico di tipo Bulldog, ovvero un revolver a canna corta molto comune all’epoca che sparava proiettili grossi (cioè normali per l’epoca, 11,4 mm) e lenti. Il .44 Bull Dog originale sparava proiettili da 11 grammi a 140 m/s alla bocca, ed era più economico di altri calibri dell’epoca, elemento che ne favorì la popolarità.
Vera Zasulič venne processata per il tentativo di omicidio e… assolta dalla giuria! La grande simpatia popolare nei suoi confronti, un ottimo avvocato e l’odio che molti provavano verso Trepov, erano stati più importanti dell’insindacabile ed evidente fatto avvenuto.
25 gennaio
1890: Nellie Bly detta “Pink”, l’avventurosa giornalista, completa il suo viaggio attorno al mondo in 72 giorni e 6 ore! Sfortunatamente non la chiamavano “Pink” perché aveva i capelli rosa pastello, peccato!
Se ricordate avevamo parlato di Nellie lo scorso novembre, ed è famosa per essersi fatta internare in incognito in un manicomio alcuni anni prima per testimoniare le condizioni di vita disumane dei pazienti e il modo del tutto ridicolo e arbitrario con cui i medici definivano chi era normale e chi era pazzo.
Se volete leggere il libro che Nellie ha dedicato al viaggio, lo trovate qui: http://digital.library.upenn.edu/women/bly/world/world.html
26 gennaio
1885: l’orda barbarica del Mahdi, forte di oltre 50.000 guerrieri, dopo dieci mesi d’assedio cattura Karthoum e uccide i 7.000 soldati della guarnigione britannica.
Tra i morti il generale di divisione Gordon, che aveva rifiutato di abbandonare la capitale del Sudan alla follia sanguinaria delle orde sbavanti dello Stato Islamico fondato dal Mahdi.
Come ogni bravo inglese ci si aspetta faccia, aveva scelto di resistere fino all’ultimo uomo e se necessario morire, opponendo la massima resistenza possibile della fiaccola della civiltà contro le ondate provenienti dal cuore di tenebra della barbarie.
Lo sceicco Muhammad Ahmad bin Abd Allah, autoproclamatosi Mahdi nel 1881, aveva condotto la sua spietata campagna di sterminio e di imposizione delle leggi islamiche convinto di stare preparando il secondo avvento di Gesù (il profeta Isa, per i musulmani).
Nel suo regno mahdista impose una versione della Shariah modificata secondo le visioni che Allah stesso gli aveva concesso come suo nuovo messaggero ufficiale, successore di Maometto.
Secondo una consolidata tradizione islamica, procedette ai roghi dei libri ostili alla sua nuova dottrina. Al di fuori della sua area di feroce dominio, i religiosi islamici consideravano ridicole le sue pretese di essere il Mahdi, il cui scopo è governare per purificare il mondo dal male subito prima dell’apocalisse.
Il Mahdi morì di tifo nel 1885, evidente ricompensa di Allah al suo prescelto, e non si poté così godere molto il parto della sua follia dominatrice. Il delirante Stato Islamico fondato dallo sceicco durò dal 1885 al 1899 prima di venire annientato dal superiore volume di fuoco e coraggio della civiltà inglese.
Insegnare ai selvaggi a stare al loro posto e divenire persone rispettabili e civili, che bevono il tè, una mitragliatrice alla volta. ^_^
27 gennaio
1868: inizia la battaglia di Toba–Fushimi: 5.000 soldati fedeli all’Imperatore affrontano 15.000 soldati fedeli al clan Tokugawa, la potente famiglia dello shogun che aveva rassegnato le dimissioni. Entrambi gli schieramenti erano armati principalmente con armi da fuoco e disponevano di cannoni.
A differenza di quanto mostrato in film come “L’ultimo samurai”, i rivoltosi non erano armati come guerrieri di trecento anni prima. I Tokugawa e i loro alleati disponevano di soldati con uniformi all’occidentale, armati di fucili e addestrati a combattere come fanteria di linea, e solo alcune unità erano ancora armate principalmente con picche e spade (il clan Aizu, per i Tokugawa, e il clan Satsuma, per l’Imperatore, erano i due equipaggiati più all’antica).
In generale l’equipaggiamento degli imperiali era superiore a quello dei ribelli, visto che disponevano di nuovi fucili rigati dotati di palle minié, capaci di gittate utili oltre tre volte superiori a quelle di un fucile ad anima liscia con palle sferiche, mentre i soldati schierati con i Tokugawa avevano in gran parte fucili ad anima liscia.
I Tokugawa disponevano di un sola unità dotata di fucili rigati moderni come quelli imperiali: gli 800 Denshūtai, unità d’èlite appena addestrata dalla spedizione militare francese in Giappone del 1867-1868. Gli imperiali avevano anche il vantaggio di disporre di moderni obici Armstrong e perfino di una mitragliatrice Gatling.
Un problema simile a quello di Tokugawa lo vissero i russi nella Guerra di Crimea, pochi anni prima, quando si trovarono con un mix di fucili ad anima liscia (un po’ con palle nessler, cilindro-sferiche e aderenti alla canna, e un po’ con palle tonde sottodimensionate) e fucili rigati, di vari calibri diversi, contro nemici armati quasi solo di fucili rigati.
Anche durante la rivolta Satsuma del 1877, a cui si ispira il film con Tom Cruise, i ribelli avevano armi da fuoco, ma come in questo caso erano obsolete rispetto a quelle dei soldati imperiali. Altro che folkloristici samurai con spade e lance e “o-che-schifo-un-fucile”.
Tra parentesi: ne “Il libro dei cinque anelli” Miyamoto Musashi lodava come arma ideale per la difesa in un assedio il fucile, dando invece la superiorità all’arco in campo aperto. E Musashi è considerato uno dei più grandi spadaccini giapponesi esistiti! Katana e fucile andavano d’accordo fin dal 1600.
Comunque, tornando alla battaglia di Toba–Fushimi, il superiore equipaggiamento e una condotta migliore degli scontri (le unità con sole armi bianche dei ribeli a un certo punto caricarono frontalmente l’artiglieria Satsuma, facendosi massacrare in massa), portarono gli imperiali a vincere nonostante l’inferiorità numerica.
Kanpai!
28 gennaio
1820: il capitano della Marina Russa von Bellingshausen, con il suo vice Lazarev al comando della seconda nave, guida la prima spedizione che avvista le coste dell’Antartide.
Nel 1675 era stata avvistata un’isola dell’Antartide, ma non la massa principale. Fin dal tempo di Aristotele si era ipotizzato un continente australe ignoto, chiamato dal XV secolo Terra Australis Incognita. L’Australia ricevette questo nome perché non si pensava che si potesse trovare un altro continente ancora più a sud di così per ereditare il posto della mitica Terra Australis.
Poi trovarono l’Antartide.
29 gennaio
1856: la Regina Vittoria del Regno Unito istituisce la Victoria Cross per ricompensare il valore dei soldati britannici durante la Guerra di Crimea.
La tradizione dice che il bronzo usato per realizzare le Victoria Cross venne da cannoni russi catturati a Sebastopoli. Analisi successive hanno dimostrato una varietà di fonti, inclusi due cannoni forse cinesi (i famosi cannoni tenuti a Woolwich, da cui si dice sia stato preso il bronzo), forse catturati ai russi in Crimea.
Secondo John Glanfield il bronzo proviene dal materiale prelevato dai cannoni a Woolwich solo per le medaglie successive al 1914. In più tra 1942 e 1945 non fu disponibile quel blocco di metallo e si utilizzarono altre fonti.
30 gennaio
1862: viene varata la USS Monitor, nave che darà il nome ai “monitori”, un tipo di corazzata fluviale e da difesa costiera che fu di moda tra 1862 e 1918.
La USS Monitor era lunga 55 metri ed era collocata quasi tutta sotto la linea di galleggiamento, per dare un bersaglio più difficile alle navi da guerra nemiche e usare l’acqua (circa 1000 volte più densa dell’aria) come armature ulteriore. Sopra l’acqua sporgeva per solo un metro di scafo, sopra cui c’era una torre corazzata cilindrica con due grossi cannoni da 280 mm.
Il progetto era dell’ingegnere svedese Ericsson. La sua nave era goffa, poco manovrabile, lenta e sgraziata, ma era economica e capace di tirare colpi micidiali concedendo un bersaglio ridottissimo. La USS Monitor venne salutata all’epoca come una “scatola di formaggio su una zattera”.
Servire su uno dei primi monitori doveva essere un’esperienza bizzarra: era come stare in un sommergibile, si era sotto l’acqua, ma la nave non era in grado di andare sott’acqua per cui in caso di onde alte che la sommergevano si rischiava di andare a fondo per l’acqua che penetrava negli sfiati e in altre aperture della nave, a ritmo molto superiore a quello delle pompe per risputarla fuori.
La USS Monitor affondò il 31 dicembre 1862 proprio a causa di una tempesta molto violenta.
Vennero anche realizzati dei monitori più evoluti rispetto alla USS Monitor, adatti al mare agitato, ma comunque non doveva essere una bella esperienza servire lì dentro.
31 gennaio
1849: nel Regno Unito vengono abolite le Corn Laws, leggi che proibivano l’importazione di cereali dalle colonie o da altre nazioni tranne nel caso in cui i prezzi nel Regno Unito toccassero valori molto alti, in quel caso permettevano l’importazione ma imponevano pesantissimi dazi doganali.
Le Corn Laws avevano lo scopo di difendere il prezzo del grano (e altri cereali) dei proprietari terrieri inglesi. Sia i proprietari di fabbriche che i popolani si opponevano: i secondi perché il prezzo dei cereali era troppo alto e i primi perché volevano abbassare i salari! Infatti i salari degli operai erano calcolati sul necessario per far sopravvivere i lavoratori, e poco in più, per cui più costavano i cereali e più dovevano rimanere alti i salari. Se il prezzo del pane fosse crollato, gli industriali avrebbero potuto abbattere i salari senza uccidere gli operai.
In più i produttori di gin (un distillato prodotto da frumento e orzo con cui gli operai si sfondavano fino alla demenza, soprattutto nel ‘700) avrebbero potuto comprare materie prime a minor prezzo, aumentando notevolmente i loro margini di guadagno.
A lungo i proprietari terrieri si erano opposti, ma alla fine, a causa anche del bisogno di aiutare l’Irlanda in piena carestia, dovettero cedere. Fu una scelta vantaggiosa per tutti i ricchi: i piccoli proprietari terrieri, incapaci di sopravvivere con prezzi inferiori (anche se i cali furono molto lenti nel tempo), dovettero vendere le loro terre; i ricchi proprietari furono stimolati a modernizzarsi e a diversificare, potenziando l’allevamento, il che fu un bene per loro nel lungo periodo; il minor bisogno di braccianti agricoli, grazie all’incremento delle importazioni agricole (dal 2% del 1830 al 45% del 1880), permise di favorire l’urbanizzazione a vantaggio degli industriali. Sì, ok, per il popolino i vantaggi furono modesti o nulli… ma avevo anticipato che a vincere furono i ricchi, no? Soprattutto i ricchi che si opponevano all’abolizione! 🙂
Ci sarebbe molto altro da dire, in realtà, ma sono già stato logorroico oltre i limiti di sopportazione… e la terza pagina di gennaio è diventata lunghissima!
Prosegui con: febbraio, dal primo al dieci del mese.
1 comment
La storia di Vera mi ha strappato un sorriso nonostante sia un palese caso di mala giustizia… ma se un governatore qualsiasi tira troppo la corda, credo che se le cerchi, le sconfitte.
Strepitosa la giornalista d’assalto: la prossima volta che in un gdr sentirò “ma no, una donna in quel periodo figuriamoci se può fare qualcosa di diverso da [attività tradizionalmente muliebre casuale, combo avverbio + doppio aggettivo per alleggerire il tutto :P] gli sbatterò in faccia il tablet aperto su questa pagina. ^ ^