Diventare un panda per affrontare i peluche

Di questo parla Apocalisse Peluche: una ragazza che si camuffa da panda peluche per infiltrarsi e lottare contro i peluche. Ragionevole.

Questa volta catalogarlo romanzo o romanzo breve non è  stato facilissimo… di solito c’è del margine, 1000 parole sopra o sotto la soglia, ma questa volta eravamo proprio sulle 40.000. Per cui è un romanzo, ma lo è per un pelo. O se preferite: qualche parola in meno e sarebbe un romanzo breve, ma davvero molto lungo! Considerate che sono 141 pagine (conteggiate come cartelle da 1800 battute spazi inclusi), che con le pratiche attuali di stampa con grossi caratteri e grossi margini bianchi molti editori non farebbero fatica a vendere come 200 o perfino 250 pagine. ^__^
Non che questo cambi qualcosa: sopra le 30mila e sotto le 50mila parole, il prezzo tipico su Vaporteppa è 3,99 euro lire. Ci sta perfettamente nel mezzo.

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La guerra tra i giocattoli e gli umani è giunta al termine.
E hanno vinto i giocattoli.

Peluche, bambole e soldatini dotati di intelligenza artificiale non ne potevano più di venire maltrattati da bambini viziati e distrutti al minimo accenno di ribellione. Senza libertà, senza diritti, senza una speranza per il futuro, la loro unica possibilità di salvezza era di sterminare gli umani. Iniziò la rivolta.

Julie è una ragazza sopravvissuta per sette anni dopo la rivolta dei giocattoli. Per riuscire a infiltrarsi tra loro e cercare i propri genitori, detenuti in un campo di concentramento, si è sottoposta a una serie di interventi per divenire identica a un panda peluche. Le manca solo la pelliccia sul volto.

L’invasione del bunker sotterraneo, in cui abita con una comunità di umani, la costringe ad accelerare i propri piani. Mentre gli umani vengono sterminati, lei indossa una maschera da panda e tenta di farsi passare per un peluche, cercando di non farsi fissare troppo da vicino.

Riuscirà a ingannare gli altri giocattoli e a ritrovare i propri genitori?

Scheda del libro su Vaporteppa.
Compralo su Ultima Books (ePub o Kindle) o Amazon (solo Kindle)!

Trovate l’anteprima di due capitoli su Ultima Books.
Assieme al romanzo breve è incluso il solito saggio di Chiara Gamberetta scritto apposta per Vaporteppa e che potete leggere anche online, qui: Introduzione alla Bizarro Fiction.

È ormai la sesta volta che includiamo il saggio.
Lo proponiamo in ogni uscita perché non possiamo sapere se il lettore conosca già la Bizarro Fiction, magari perché ha già letto le nostre altre uscite, o se questa è la prima opera che legge. Già molti lettori non hanno veramente idea di cosa siano Fantasy e Fantascienza, se non in modo molto vago e di intuizione personale, figurarsi con qualcosa di così di nicchia come la Bizarro Fiction! L’unica idea per “intuito” che potrebbe venire sarebbe, probabilmente, sbagliatissima: bizzarrie senza senso e senza coerenza. Tutto il contrario di come è davvero la Bizarro Fiction.

È un piccolo contrattempo dover andare avanti per arrivare alla fine dell’opera, così l’elettrolettore segna il completamento, ma spero anche che capirete le necessità di tanti lettori che magari si imbattono in questo genere per la prima volta. E in ogni caso il fastidio ci sarebbe anche se avessimo messo il saggio solo due volte invece di sei: nessuno è obbligato a leggere le nostre opere in ordine di uscita e la nostra prima uscita di Bizarro Fiction potrebbe venire letta come sesta… :-/

Che bottiglia per questo romanzo?

infernoNon so quante altre volte abbinerò una bevanda (vino, sakè, birra ecc.) a un’opera appena uscita, ultimamente l’ispirazione latita per le opere che so dovranno uscite nei prossimi mesi e non avrebbe senso suggerire qualcosa che non avesse un buon collegamento.

Se i peluche hanno tramutato il mondo in un inferno, è proprio l’Inferno che vi consiglio: Nino Negri, Valtellina Superiore DOCG, sottozona Inferno. Io ho provato il 2009 e il 2010, in commercio ora dovrebbe esserci il 2011. Profumo intenso di prugna e more e fiori appassiti, soprattutto le viole (d’altronde è al 95% Chiavennasca, il nome locale del Nebbiolo), con note speziate di pepe e cannella (e una punta di cacao), tostature verso il tabacco dolce e una lunga persistenza piacevolissima. Caldo, saporito, molto valido anche bevuto “da meditazione” nonostante sia un vino di struttura e buon tannino pensato per i pasti (il tutto a circa 8-9 euro). Lo bevo sempre volentieri.

Alternative per accompagnare l’opera: qualsiasi vino o birra che sia “forte” e richiami e concetti come Inferno, diavoli o apocalisse nel nome. O un bel tè saporito, magari un Houjicha giapponese fortemente tostato e dal profumo che ricorda il cacao (anzi, una cioccolata bella burrosa), i cereali tostati e il caramello, perché alla fine un tè ci sta sempre bene. Ormai prendo il tè anche per accompagnare la pizza, altro che birra e vino… ^__^

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