Uomini assorbiti dalle vagine

Ricordate Tre millimetri al giorno di Matheson? Spacciato per fantascienza, ma dalle basi scientifiche decisamente inconsistenti (era più un fantasy), era la storia di un individuo che si riduce di circa tre millimetri di altezza ogni giorno fino a divenire minuscolo. Opera che a me piaceva, tra parentesi. Ecco, e ricordate la critica che Stephen King fece a certi commentatori che cercarono significati psicologici e l’uso del fantastico come specchio deformante (e altre balle varie) in quel romanzo?
Vi rinfresco la memoria (grazie a Chiara Gamberetta per il brano tradotto):

La donna disse che, in termini simbolici, i ragni rappresentano la vagina. Scott alla fine uccide la sua Nemesi, la vedova nera (la più vaginale di tutti i ragni) impalandola su uno spillo (il simbolo fallico, capite, capite?). Perciò, continuò il critico, dopo non esser riuscito a fare l’amore con sua moglie, esserci riuscito con la nana Clarice e poi averla persa, Scott uccide simbolicamente il suo desiderio sessuale impalando il ragno. È il suo ultimo atto sessuale prima di uscire dalla cantina e di raggiungere una maggiore libertà.
Erano tutte cavolate, ben intenzionate, ma pur sempre cavolate. L’ho citata solo per sottolineare che è contro questa robaccia che molti scrittori di fantasy e di horror si trovano a dover lottare…

Ecco… con il nuovo romanzo di Carlton Mellick III che proponiamo oggi, quell’interpretazione ha decisamente più senso, ma all’opposto: il protagonista si rimpicciolisce sempre di più, a causa della vagina della sua sposa che lo assorbe col sesso. La Marcia Carnale è un incrocio tra Tre millimetri al giorno, quel commento farlocco finto-intellettuale e Il processo di Kafka.

Illustrazione di Manuel Preitano.

Illustrazione di Manuel Preitano.

Una storia di matrimonio, cura dei bambini e spose che divorano i mariti.

Gli USA sono diventati un posto strano, in cui i fanatici bigotti dettano le leggi: una coppia che ha avuto figli non può divorziare; una donna non può abortire; se un uomo mette incinta una donna è obbligato a sposarla. L’unica cosa che importa è l’interesse dei bambini.

Un uomo è stato arrestato per non essersi presentato alle proprie nozze con una donna che neppure conosce. L’ha messa incinta, non ricorda come, e le nuove leggi impongono di sposarla o finirà in carcere.
Ma quello che lo aspetta non è un normale matrimonio. La donna che deve sposare è una Usagi e le donne Usagi si nutrono del marito, assorbendolo un po’ alla volta col sesso fino a ucciderlo, per alimentare i propri bambini.

Per il bene dei bambini, il padre dovrà morire. Inizia una lotta contro l’assurdità delle leggi e contro il destino, in una vicenda liberamente ispirata a “Il processo” di Franz Kafka.

 Scheda del libro su Vaporteppa.
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Trovate l’anteprima di tre capitoli e mezzo su Ultima Books.
Assieme al romanzo breve è incluso il solito saggio di Chiara Gamberetta scritto apposta per Vaporteppa e che potete leggere anche online, qui: Introduzione alla Bizarro Fiction.

Lo so, è la settima uscita di Bizarro Fiction ed è la settima volta che inseriamo l’introduzione. Per chi ha comprato già i sei volumi precedenti capisco che sia ripetitivo, ma pensate ai nuovi lettori che ne hanno bisogno (o hanno comunque piacere a leggerla, come voi la prima volta) e magari questo è la prima opera di Bizarro Fiction in cui si imbattono. Sconfiggere il pregiudizio, assurdo e senza basi, che la Bizarro Fiction sia “bizzarrie incoerenti e tanto per”, è necessario per permettere al pubblico di ampliare i propri orizzonti oltre il piccolo mondo asfittico a cui l’editoria italiana tradizionale ci ha abituati. Noi siamo qui per questo.
Potete però felicitarvi che con l’arrivo dei cartacei di Vaporteppa (presto il primo!) l’introduzione non sarà presente in quelli di Bizarro Fiction, per poter risparmiare pagine e non dover alzare il prezzo di copertina, e al suo posto ci sarà un URL e un codice QR per andare all’articolo online. 🙂

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Ah, niente vini, birre o tè consigliati per accompagnare l’opera, questa volta, mi spiace! Come avevo anticipato, non sempre ho qualche idea adatta e non si può consigliare qualcosa tanto per! O ha senso o non consiglio. E poi l’alcool in La Marcia Carnale è ormai pressoché proibito e l’Usagi è in gravidanza, vi pare sensato bere? Pensate ai bambini! ^___^

E un ringraziamento finale alla nostra nuova traduttrice che, essendo signorina per bene, dati i temi forti trattati in quest’opera ha preferito usare uno pseudonimo. Approvo: un sana scelta per non pregiudicarsi un onesto matrimonio in futuro! ^.^

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