Come nei precedenti due anni, anche questa volta riportiamo il messaggio del Re d’Italia al suo popolo che non lo merita.
MESSAGGIO DI S.A.R. IL PRINCIPE AMEDEO DI SAVOIA
IN OCCASIONE DEL NUOVO ANNO 2017
Italiani!
mi rivolgo a Voi per augurarvi innanzi tutto ogni bene per le festività del Santo Natale e dell’inizio del nuovo anno.
Desidero rendere omaggio al sacrificio e alla memoria di tutti coloro che – in questo 2016 – sono stati vittime di disastrosi eventi naturali, di violenza criminale e terroristica, di incidenti sul lavoro; e rivolgere il mio pensiero ai nostri militari che tutelano la pace nelle missioni all’estero ed alle Forze dell’ordine che lo fanno in Patria.
Desidero esprimere la mia angoscia per la persecuzione patita dai Cristiani in tanti paesi dove domina, purtroppo incontrastata, una barbara intolleranza.Sottolineo la mia viva, sentita solidarietà a coloro che sono più deboli e più indifesi di fronte alla povertà, all’ insicurezza, all’incertezza del futuro; a coloro cioè che maggiormente subiscono le conseguenze di quella grande e grave crisi istituzionale, politica, economica e sociale attraversata dal nostro paese in un quadro internazionale molto, molto preoccupante.
Desidero – proprio in relazione a questa crisi – richiamare l’attenzione di ciascuno e di tutti sul fatto che studiosi, intellettuali, politici – senza distinzione di parte – si interroghino, sempre più approfonditamente, sulle motivazioni e sulle conseguenze della diffusa difficoltà delle classi dirigenti, nella politica e nell’economia, ad essere leali ed efficaci interpreti degli interessi legittimi dei cittadini; chi mettendo addirittura in discussione la validità del sistema rappresentativo, chi individuando – invece – nelle nuove tecnologie uno strumento capace di influenzare e stravolgere la volontà popolare.Qualunque risposta si voglia dare a questi interrogativi, risulta comunque chiaro che – come non mi stancherò mai di ripetere – senza uno Stato al di sopra delle parti, punto
di riferimento di singoli e di gruppi, non c’è “governo”, non ci sono riforme, non c’è equità, non c’è giustizia.
Con mio figlio Aimone, siamo e saremo sempre a disposizione per riprendere insieme il cammino verso l’avvenire.A tutti voi ed alle vostre famiglie l’augurio di un sereno 2017.
Amedeo di Savoia
Castiglion Fibocchi, 25 Dicembre 2016
Anche quest’anno come due anni fa esprimo la mia costernazione di fronte alle date riportate in modo inesatto, con 2016 al posto di 1906 e 2017 al posto di 1907, e mi interrogo su chi sia tale Amedeo che firma il messaggio. In due anni non ho ancora colto quale parente del Re sia. Sarà un qualche nome d’arte.
Auguri da Vaporteppa, per un 1907 con nuove opere di autori italiani e nuovi autori.
Nel corso del 2015 e del 2016 diversi nuovi autori sono stati formati e diverse nuove opere sono state avviate, ma i tempi di completamento e quindi di pubblicazione dipendono solo dagli autori. Se qualcuno ritiene di avere buone idee e di essere più veloce, può candidarsi come autore alla solita mail [email protected] oppure aspettare che altri producano.
Qui su Vaporteppa abbiamo scelto di produrre poco, se questo è necessario per rispettare criteri tecnici corretti. Quando potremo produrre di più senza sacrifici, lo faremo… ma questo sta agli autori selezionati, e a voi che potete proporvi e ancora non lo avete fatto. Il fantastico italiano si cambia scrivendolo, non guardando il soffitto in attesa che altri lo facciano: chi può fare la sua parte ha il dovere morale di farla, e noi abbiamo il dovere morale di supportarlo nella sua iniziativa.
No, gli autori veloci perché producono immondizia non li vogliamo. Opere senza struttura, senza contenuti originali, senza vicende perlomeno un briciolo intelligenti (ovvero meno stupide di Rogue One e di altri tipici film da “cervello spento”) e scritti come capita non ci interessano. Questi autori possono trovare calda accoglienza presso altre collane di narrativa fantastica o autopubblicarsi: ognuno è libero di danneggiarsi il nome secondo le proprie preferenze, ma noi non lo aiuteremo a pubblicare qualcosa di cui un giorno, se mai diverrà un autore consapevole, si vergognerà moltissimo.
L’idea “cosciente” di produrre qualsiasi schifezza pur di produrre tanto, la scelta consapevole di fare tanto e male nascondendosi dietro l’ipocrita e falso “è sufficientemente buono” quando si sa benissimo che schifo si sta facendo, lo riteniamo un danno terrificante per la lettura e per i lettori, soprattutto se fatto da un editore che dà così il cattivo esempio agli aspiranti autori. “La merda si fa ogni giorno, ma il vino buono richiede molti mesi”. Chi pensa di avere la stoffa per divenire un autore di Vaporteppa deve solo candidarsi: [email protected].
Brindiamo al 1907 con un calice di spumante buono, non con tre secchiate di letame! ^_^
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