Torna indietro: febbraio, dal ventuno a fine mese.
Primo marzo
1896: Henri Becquerel scopre la radioattività, per cui otterrà il Nobel nel 1903, lo stesso anno dei coniugi Curie. L’unità di misura dell’attività di un radionuclide, il becquerel, è in suo onore.
Davvero una caratteristica spaventosa, questa radioattività. Tant’è che nel 1912 tale Albert Berry, immagino scosso dalla cosa, si gettò col paracadute da un aereo in volo. Fu il primo a farlo, a quanto è noto.
2 marzo
1882: la regina Vittoria stava lasciando in carrozza la stazione ferroviaria di Windsor, diretta verso il castello, quando dalla folla festosa emerse uno scozzese, Roderick MacLean, e da brevissima distanza sparò con un revolver contro la carrozza. Non fece in tempo a sparare un secondo colpo: venne bloccato dalla folla infuriata e arrestato dalla polizia.
Proprio come all’epoca dell’attentato del 1842, la sicurezza era molto scadente: per esempio i poliziotti tenevano i loro occhi sulla regina in senso troppo letterale, e così non si accorgevano di ciò che accadeva nella folla.La regina non si fece nulla e la carrozza proseguì senza fermarsi fino al castello. Fu l’ultimo di otto tentativi di omicidio ai danni della regina Vittoria.
Roderick MacLean venne processato e trovato malato di mente e quindi “non colpevole”. Essendo malato venne rinchiuso nel manicomio criminale di Broadmoor, il che forse fu peggio di qualsiasi cosa sarebbe potuta accadergli se fosse stato sano di mente.
L’idea che qualcuno a breve distanza sparasse a qualcun altro e fosse “non colpevole” del reato infastidì così tanto la regina, per l’assurdità della cosa, che chiese al primo ministro di cambiare la legge. Dall’anno dopo i matti in casi simili vennero ritenuti “colpevoli, ma malati di mente”.
La preoccupazione del popolo e la gran quantità di attestati di simpatia e affetto che vennero dopo l’attentato, portarono la regina a scrivere alla figlia maggiore che “vale la pena farsi sparare, se in cambio si vede di essere così amati.”
3 marzo
1904: il Kaiser Guglielmo II di Germania è il primo a effettuare la registrazione audio di un documento politico, usando un cilindro fonografico Edison.
Ok, c’erano argomenti più interessanti in questo giorno, come l’abolizione della servitù della gleba in Russia nel 1861, con tutti i guai che ha causato nei primi tempi e le lamentele dei contadini stessi, e bla bla bla ma… ehi, è il Kaiser! È bellissimo, non rinuncio a mettere una sua foto!
4 marzo
1848: Re Carlo Alberto firma lo Statuto Albertino, costituzione del Regno di Sardegna prima e del Regno d’Italia poi! Per sua esclusiva generosità e senza che alcuno potesse avanzare alcuna pretesa legittima ad averla, egli, Re grande e generoso, ci concesse la nostra amata costituzione di cui non siamo degni!
Quale Re fu mai così generoso col suo popolo? Nessuno. E se vi vengono in mente dei nomi e non sono dei successivi Re italiani, ricacciateveli in gola con patriottico bipensiero! Viva il Re! Viva l’Italia! Viva la Libertà!
Dal 1861 lo Statuto Albertino viene festeggiato la prima domenica di giugno, giorno in cui si festeggia anche il Regno d’Italia in generale. E ora… cantiamo!
5 marzo
1912: Guerra italo-turca, l’esercito italiano è il primo a impiegare dirigibili in volo di ricognizione dietro le linee nemiche, nello specifico a ovest di Tripoli. Fu anche il primo esercito, sempre durante la guerra italo-turca, a impiegare dirigibili per effettuare bombardamenti aerei (come nella foto).
6 marzo
1899: Bayer registra come marchio il nome Aspirina per l’acido acetilsalicilico.L’acido acetilsalicilico non era stato sintetizzato per la prima volta dalla Bayer: già nel 1853 il chimico Gerhardt aveva sintetizzato acido acetilsalicilico.
Quelli della Bayer registrarono il nome dopo aver trovato un modo nuovo di sintetizzare l’acido nel 1897, grazie al celebre Hoffmann a cui viene attribuita tradizionalmente la scoperta.
Già al tempo degli antichi greci si usava l’infuso di corteccia di salice bianco, ricca di acido salicilico, per ridurre la febbre e l’uso era ancora diffuso nell’Ottocento. L’acido acetilsalicilico è un’evoluzione grazie alla sintesi, non è che prima non ci fosse proprio niente da usare!
Nell’immagine: pubblicità d’epoca di diversi famosi prodotti Bayer, tra cui l’Eroina, evoluzione della morfina, perfetta come cura per la tosse! Provatela!
7 marzo
1900: la tedesca “SS Kaiser Wilhelm der Grosse” è la prima nave di linea a impiegare con la terraferma comunicazioni radio o, come si diceva all’epoca, telegrafia senza fili.
Il sistema radio montato sulla nave era stato fornito dalla britannica “Marconi’s Wireless Telegraph Company”.
Nella foto, una delle sale a bordo della nave adibita ai fumatori. Con quell’estetica non proprio minimalista di una volta, diciamo.
8 marzo
1910: l’aviatrice francese Raymonde de Laroche è la prima donna a ottenere una licenza di pilota. Fu la licenza numero 36 rilasciata dalla Fédération Aéronautique Internationale, fondata nel 1905. Nel giugno 1919 fece il record femminile di altitudine, con 4800 metri.
Diceva che “volare è la cosa migliore che una donna possa fare”. Il 18 luglio 1919 Raymonde de Laroche, che era anche un abile ingegnere aereonautico, era impegnata nel volo di prova di un nuovo aereo sperimentale. L’aereo si avvitò, si schiantò e lei morì.
9 marzo
1847: gli Stati Uniti lanciano il primo assalto anfibio di larga scala della loro storia, nel contesto della guerra messicano-statunitense, iniziando così l’assedio di Veracruz.
Le origini della guerra tra Messico e Stati Uniti stavano nella questione texana. Coloni statunitensi si erano trasferiti negli ultimi anni sul territorio messicano, in Texas, su invito del Messico stesso, fino a superare di molto la popolazione messicana originale (30.000 contro 7800). Nel 1836 i coloni statunitensi si erano ribellati diventando una repubblica secessionista. Il Messico aveva intenzione di riprendersi ciò che era suo e che gli immigrati avevano rubato, prima o poi.
Nel 1845 gli USA si misero di mezzo, facendo entrare il Texas come 28° membro degli USA, rubando a tutti gli effetti una regione secessionista alla nazione sovrana a cui apparteneva. Una cosa abbastanza sporca, che faceva parte della dottrina del “Destino Manifesto” in cui gli USA credevano.
Riassumendo in poche parole: gli USA ritenevano che fosse ovvia (manifesto) e inarrestabile (destino) la loro missione di espandersi ovunque paresse loro esportando i loro ideali di libertà e democrazia, grazie anche alla superiorità razziale e alla fede cristiana. Erano bianchi e protestanti, quindi Dio aveva assegnato loro di portare la luce della ragione, la democrazia e la Coca Cola (ma quella solo decenni dopo) dove prima vi erano solo negri (o ispanici o altre razze inferiori), risorse naturali preziose e cattolici (o islamici o pagani). Tutto molto bello.
Comunque, tornando all’assedio di Veracruz, fu un episodio poco sanguinolento: in tre settimane morirono solo poche decine di persone, nonostante vi fossero oltre diecimila militari coinvolti complessivamente. Ovviamente su una vittoria statunitense: non è forse il loro Destino così Manifesto? ^_^
Piccola guida al Destino Manifesto:
1) Russi in Crimea ucraina fanno secessione e vanno con Russia: MALE!
2) Statunitensi in Texas messicano fanno secessione e vanno con USA: BENE!
Facile, no?
10 marzo
1814: termina la battaglia di Laon e il tiranno Napoleone I è sconfitto dall’esercito prussiano del feldmaresciallo von Blücher supportato da forze russe. Napoleone era ormai costretto a una difesa per la mera sopravvivenza sul suolo francese, dopo le campagne del 1812 e 1813 che l’avevano visto sconfitto prima in Russia e poi nell’Europa Centrale.
Von Blücher era stato anche tra i comandanti coinvolti in un’altra grande sconfitta di Napoleone, quella nella “battaglia delle nazioni” a Lipsia del 1813. Fu la più grande battaglia campale della storia europea prima della Grande Guerra: 600.000 uomini coinvolti su 4 giorni.
Von Blücher aveva 71 anni ed era chiamato “Maresciallo Avanti” dai suoi soldati, per via dell’approccio estremamente aggressivo in battaglia. Assieme a Paul von Hindenburg fu il comandante prussiano/tedesco più decorato della storia.
Morì nel 1819, a 76 anni, in seguito a una caduta da cavallo mentre si pavoneggiava con delle signore.
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