Settembre – dal ventuno a fine mese

Torna indietro: settembre, dall’undici al venti del mese.

21 settembre

1898: l’imperatrice vedova Cixi strappa il potere all’imperatore Guangxu (nipote e figlio adottivo), colpevole di voler modernizzare la nazione come già era avvenuto in Giappone. Il colpo di stato di Cixi e dei suoi conservatori pone fine alla “Riforma dei 100 giorni” tanto aborrita. Cixi era sempre stata favorevole solo a piccoli mutamenti alla Gattopardo “che cambino tutto senza cambiare niente” in Cina, a livello militare, sociale e industriale, non a un vero cambiamento radicale.

Guangxu coi suoi riformatori voleva:

  • abolire le sinecure (incarichi di altissimo stipendio senza lavoro reale);
  • cambiare gli esami imperiali usati per scegliere i burocrati;
  • favorire una vera industrializzazione e l’adozione di idee economiche più moderne (in particolare il capitalismo) e adatte per l’epoca;
  • riformare la scuola e far insegnare in prevalenza scienze, non il confucianesimo;
  • riformare e creare moderne forze armate nazionali (non più locali) su modello occidentale;
  • porre fine alla monarchia assoluta e passare a una monarchia costituzionale basata su un sistema democratico.

Cixi non voleva nulla di tutto ciò. Grazie alla sua opposizione alle riforme la Cina cadde nel baratro, finì preda dei Boxer (che alla fine, con la sua solita lungimiranza di cretina patentata, Cixi appoggiò) e dei conseguenti massacri e umiliazioni a opera delle potenze occidentali. E poi, ancora debole per colpa di quanto avvenuto per causa sua, dilaniata dal periodo dei signori della guerra (1916-1926) e preda delle brame espansionistiche del Giappone nel 1937.

Tanto per capire che merdaccia schifosa fosse l’imperatrice vedova Cixi, con il proprio viscido immobilismo camuffato di blanda modernizzazione, basti ricordare che spese 30 milioni di tael d’argento per i festeggiamenti dei propri 60 anni nel 1895. Quei soldi erano stati inizialmente destinati all’acquisto di dieci navi da guerra per la Marina cinese, ridotta in ginocchio dopo gli scontri nel 1894 col Giappone. Uno dei suoi tanti sprechi mostruosi.

The_Ci-Xi_Imperial_Dowager_Empress_(5)22 settembre

1910: apre la Duke of York’s Picture House di Brighton, la più antica sala cinematografica rimasta ininterrottamente attiva! Fu a lungo un cinema sinonimo di alta qualità, con il motto “Portala dal Duca, è il posto adatto a una Duchessa”.

Doy_openingday23 settembre

1889: Fusajiro Yamauchi fonda la “Nintendo” che all’epoca non si occupava di console e videogiochi (strano, eh?), ma di mazzi di carte da gioco.
Nelle foto alcuni esempi, tra cui carte con semi francesi e carte Hanufada tipiche giapponesi (“carte dei fiori”).

NintendoCards24 settembre

1852: il primo dirigibile, realizzato da Henri Giffard e dotato di un motore a vapore, viaggia per 27 km da Parigi a Trappes.

Ma torniamo ai giorni d’oggi. I dirigibili possono sembrare qualcosa di sepolto nel passato, finiti con gli anni 1930, e ridotti ormai solo a scopo pubblicitario (flosci o al più semirigidi), ma non è così. Non del tutto. L’esercito statunitense tramite il progetto Walrus HULA punta a realizzare un’aeronave  in grado di trasportare 500-1000 tonnellate di cargo e avere un’autonomia minima di 22.000 km.

Frutto del progetto è stato Dragon Dream, il primo degli Aeroscraft realizzati dalla Worldwide Aeros Corp. È un’aeronave rigida più leggera dell’aria per cui non è esattamente ciò che volevano i militari (Walrus HULA puntava a un veicolo un po’ più pesante dell’aria, che usasse un mix di propulsione, aerodinamica e galleggiamento per sostenersi), ma è comunque un veicolo interessante.

Dal 2013 è completo ed è stato testato. Sfortunatamente nel 2015 l’hangar ha avuto un incidente ed è crollato sul Dragon Dream. Ora l’azienda è in causa con la Marina per 65 milioni di dollari di danni.

dirigile 1852-201325 settembre

1906: Leonardo Torres y Quevedo nel porto di Bilbao mostra davanti al Re il funzionamento del suo “telekino”, un dispositivo comandato via radio per guidare una barca. Tentò di applicarlo poi ai siluri, ma smise per mancanza di finanziamenti.

Fu una delle prime applicazioni della radio nella guida a distanza, dopo il “teleautomaton” di Nikola Tesla.

Quevedo-Prototype-telekine-x64026 settembre

1849: nasce Ivan Pavlov, famoso per i suoi esperimenti sul riflesso condizionato in cui faceva sbavare di appetito i cani. Gli valsero il Nobel nel 1904. Condusse gli stessi esperimenti, sempre con l’impianto chirurgico di uno strumento per rilevare la quantità di salivazione, anche su bambini impiegati come cavie con lo stesso metodo dei cani.

In altri esperimenti istruì i cani a distinguere un cerchio da un’ellisse e poi presentava al cane ellissi sempre più simili al cerchio, punendolo con scosse elettriche se non distingueva la differenza. Lo scopo era studiare le situazioni di indecisioni e la schizofrenia conseguente al trattamento inferto.

Il genere di scienziato che piace su Vaporteppa. Pavlov santo subito.

425px-Ivan_Pavlov_NLM327 settembre

1905: la rivista scientifica “Annalen der Physik” riceve l’articolo di Einstein che introduce la formula E=mc^2: “L’inerzia di un corpo dipende dal suo contenuto di energia?”

einstein_190528 settembre

1889: la “Conférence générale des poids et mesures” definisce il metro come la distanza tra due linee incise su una barra campione di platino-iridio conservata a una data temperatura.
Evviva!

Platinum-Iridium_meter_bar29 settembre

1880: viene varata la corazzata “Italia”, impostata nel 1876 e completata nel 1885. Aveva 26 caldaie e 4 motori per un totale di 12.000 cavalli.

Fu la prima corazzata strategica della storia, pensata per spedizioni militari oltremare: oltre al volume di fuoco di una corazzata era pensata anche come nave da sbarco per trasportare una divisione di fanteria. Tutto il necessario per insegnare ai selvaggi la Civiltà!

Viva il Re! Viva l’Italia! Viva la Libertà (di bombardare i selvaggi)!

Italia_(corazzata)_-_foto_ufficiale30 settembre

1882: entra in funzione la prima piccola centrale idroelettrica degli USA, il Vulcan Street Plant di Edison, grande come una casetta monolocale, da appena 12,5 kW.

Non fu la prima centrale idroelettrica del mondo: la prima fu un piccolo apparato inglese del 1878 che alimentava una singola lampada ad arco in una galleria d’arte. Nel 1889 negli USA erano presenti già 200 centrali idroelettriche.

Power-plant-Replica

 

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