Quattro chiacchiere con Acheron Books

Conoscete Acheron Books?
Acheron Books è una casa editrice apparsa sulla scena editoriale italiana nel 2014, pochi mesi dopo la collana Vaporteppa di Antonio Tombolini Editore. Acheron Books si occupa di fantasy, fantascienza e horror, con i diversi sottogeneri e contaminazioni, come fa Vaporteppa. Condividiamo anche la preferenza verso la realizzazione di opere con gli autori da zero, opposta all’approccio comune degli editori che è quello di selezionare opere già scritte. Siamo “colleghi” editoriali, insomma, con più di una affinità. 😉

Per chi si ricorda abbiamo già avuto modo in passato di supportare questa casa editrice partecipando al concorso di ricette dedicate ai mostri per il lancio del bizzarro Italian Way of Cooking di Marco Cardone (idea di fondo molto spassosa e in linea con Vaporteppa!) e segnalando su facebook il bel fantasy Eternal War – Gli Eserciti dei Santi di Livio Gambarini (autore capace, da tenere d’occhio).

Ho chiesto a Samuel Marolla, direttore editoriale del progetto, di rispondere ad alcune domande per poter presentare al meglio Acheron Books al pubblico di Vaporteppa. I grassetti per sottolineare alcuni concetti sono stati inseriti da me, non da Samuel. Buona lettura!

acheronbooks_logoSamuel, prima di parlare di Acheron, dicci qualcosa su di te come autore.

Come esperienza editoriale ho pubblicato con alcuni fra i più importanti editori italiani, instaurando rapporti lavorativi e artistici con curatori e responsabili editoriali vari e che mi hanno permesso negli anni di studiare il settore e di appassionarmi anche a ciò che accade “dietro le quinte”. Parlo ad esempio di Mondadori, con cui sotto la direzione di Sergio Altieri ho pubblicato per le collane Urania ed Epix. Sono sceneggiatore per tre serie della Sergio Bonelli Editore: Zagor, Dampyr e Le Storie.

Ho avuto diverse esperienze anche con l’editoria internazionale: nel 2013 sono stato il primo scrittore italiano ad aver partecipato al premio Bram Stoker Award e ad aver ricevuto una Honorable Mention da Ellen Datlow, una delle più importanti editor statunitensi. Nel 2015 un mio racconto è stato ripubblicato dalla casa editrice americana Apex nel loro prestigioso Book of World, la selezione delle migliori opere di speculative fiction non anglofone, a cura di Lavie Tidhar e Mahvesh Murad.

Pertanto, quando mi è stata offerta la direzione editoriale di Acheron Books, ho accettato con piacere la sfida. Questa nuova avventura è molto complessa, ma mi affascina e mi diverte.

Raccontaci che cos’è Acheron Books.

EternalWar_LivioGambariniAcheron Books è una giovane realtà editoriale specializzata in narrativa fantastica italiana. Copriamo quindi le tre grandi categorie del fantastico (fantasy, fantascienza, horror) in tutte le loro declinazioni e contaminazioni. “Giovane” perché siamo nati da appena un anno e mezzo: le prime opere sono uscite alla fine di dicembre 2014.

Acheron è stata fondata da un gruppo di amici appassionati di letteratura, desiderosi di sostenere gli autori italiani ritenuti di maggior qualità sia a livello stilistico che creativo. Una delle principali caratteristiche di Acheron è quella di pubblicare anche testi in lingua inglese (tradotti o scritti già in lingua) per cercare di far conoscere all’estero la speculative fiction italiana.

Oggi  abbiamo a catalogo alcuni fra i migliori autori di narrativa fantastica italiana, sia considerando le opere edite, sia quelle che usciranno nei prossimi mesi.

Parlaci dei tipi di libri che cercate.
Quanto è importante in Acheron Books la libertà di espressione degli autori, a livello di contenuti, e quanto l’aspetto commerciale? Ci sono restrizioni su ciò che pubblicate o va bene tutto purché sia buona narrativa?

Le opere che cerchiamo devono essere di genere fantastico (fantasy, fantascienza, horror e loro contaminazioni) e devono avere necessariamente tre caratteristiche: buon livello stilistico, buon livello immaginifico, e un solido high concept riassumibile in una sola frase (logline). Non si tratta di una formula algebrica quindi esistono naturalmente margini di manovra: se lo stile di scrittura è ottimo e il sense of wonder è elevato, si può anche essere più flessibili sull’high concept, e viceversa. L’alchimia di questi tre elementi dev’essere di alto livello. È per questo che pubblichiamo poche opere, ma ben selezionate.

PoisonFairies_LucaTarenziCi definiamo un “laboratorio del fantastico”: lavoriamo su ogni testo per quello che deve essere, un prodotto artigianale unico da seguire con grande cura.

Argomenti commerciali come la moda del momento o la popolarità social dello scrittore, sono per noi del tutto inesistenti; difatti selezioniamo con gli stessi criteri autori affermati che hanno pubblicato con grandi editori italiani e internazionali al fianco di esordienti e di self-publisher. La Storia e la qualità sono gli unici motori che ci muovono, senza eccezioni di sorta.

La libertà di espressione è fondamentale. Amiamo la narrativa fantastica di puro intrattenimento, che leggiamo e pubblichiamo sempre volentieri, ma parallelamente desideriamo anche supportare la possibilità per gli autori di toccare temi più sensibili e argomenti più maturi, e nelle prossime uscite questo approccio sarà sempre più evidente.

Come funziona proporre un’opera ad Acheron Books?

Accettiamo opere in valutazione tramite un’apposita form nella sezione “Submission” su www.acheronbooks.com. La form contiene una logline obbligatoria. Se hai un’ottima storia, avrai in modo naturale un’ottima logline. Questo ci permette di capire all’istante se proseguire con la valutazione del testo o meno.

Non abbiamo necessità che il romanzo sia già scritto: può essere anche solo un progetto – anzi è quasi sempre meglio perché si può lavorare meglio sul content editing.

Come lavorate sulle opere con i vostri autori, qual è l’iter tipico al momento?

Si lavora sempre a stretto contatto con l’autore in tutte le fasi. Si parte con un content editing dedicato alla struttura narrativa: che sia solida, che non vi siano incongruenze logiche, che le psicologie dei personaggi siano sfaccettate e compatibili con le loro azioni, che i dialoghi siano realistici, eccetera.

LieutenantArkham_AlessioLanternaSe il romanzo è già scritto, possiamo chiedere modifiche. Se è embrionale, meglio ancora: l’autore scrive in totale libertà ma rispettando alcuni parametri strutturali concordati con noi. In questa fase ci sono solitamente due editor in contemporanea che collaborano con l’autore in maniera creativa e stimolante.

Successivamente si passa all’editing classico. Un editor lavora sulla parola scritta, quindi corregge, sistema, lima, ovviamente sempre in tandem con l’autore.

Se c’è la fase di traduzione, si ricomincia: i nostri traduttori (rigorosamente madrelingua inglese) lavorano scambiando le bozze di testo con l’editor italiano; l’autore partecipa a questa fase perché può dare un contributo fondamentale.

Poi la quarta e ultima fase (per le opere tradotte): l’editing in lingua, effettuato solamente da scrittori statunitensi o inglesi, che lavorano in gruppo con l’editor italiano dell’opera, il traduttore, e l’autore.

Questo processo è affascinante e complesso, l’opera è stata rispettata e valorizzata, ed è pronta per la pubblicazione.

Parlaci di Acheron Books oggi. Cosa è cambiato rispetto a quando è nata, se è cambiato qualcosa? L’approccio è lo stesso o le visioni e prospettive sono mutate?

Siamo nati come realtà digitale ma recentemente abbiamo affiancato agli ebook i libri di carta. Oggi i nostri testi sono già presenti presso le fiere di settore e le librerie specializzate. In questi mesi il progetto ha attirato la curiosità anche di artisti ed editor internazionali; la collaborazione che ne è nata ci ha permesso di iniziare a pubblicare inediti in lingua inglese di autori come Paul Di Filippo o Lavie Tidhar, e altri seguiranno presto. Questa è un’evoluzione assolutamente naturale del progetto. Acheron quindi è il primo e unico editore italiano specializzato nella pubblicazione di autori italiani in lingua inglese.

Acheron Books dichiara di tradurre in inglese le opere degli autori italiani: “Speculative fiction. Made in Italy. Shared Worldwide”, come dice il motto della casa.
Come funziona? Traducete tutte le opere selezionate o solo alcune? Con quale criterio preferite un’opera a un’altra?

DemonHunter_LucaTarenziIn realtà il nostro catalogo in inglese non è solo frutto di traduzioni: alcune opere sono state scritte direttamente in inglese dagli autori italiani. Non c’è una corrispondenza 1-1 fra catalogo italiano e inglese: ci possono essere molti motivi per cui un’opera venga tradotta in inglese oppure no, o viceversa. Abbiamo anche opere in inglese che non hanno la versione italiana. I parametri sono differenti.

Le nostre collaborazioni con autori, editor e operatori internazionali (compresi agenti letterari) si stanno traducendo in nuove opportunità. Acheron prima ancora di essere un editore è un “creatore” di Storie; e se una nostra Storia può trovare una migliore collocazione presso un editore diverso da Acheron, ben venga. Un esempio concreto è la ripubblicazione del nostro racconto Black Tea ad opera dell’americana Apex nel prestigioso Book of World. A noi interessa creare ottime storie e supportare gli scrittori italiani all’estero, e da questo punto di vista siamo flessibili e creativi.

Perché un autopubblicato, o un autore che sta per scegliere se autopubblicarsi o meno, magari così disilluso dall’editoria tradizionale da non tentare nemmeno il classico invio ai Grossi Editori, dovrebbe inviare la sua opera ad Acheron Books? Cosa offrite?

ItalianWayofCooking_MarcoCardoneDi recente, ho fatto io la tua stessa domanda a uno scrittore italiano molto noto e apprezzato nel settore, che pubblicherà con noi una sua opera. “Noi siamo una piccola realtà artigianale, che segue ogni testo con la profondità e l’attenzione di una creazione artigianale unica, ma per ora non siamo in grado di garantirti la distribuzione o la visibilità di editori molto grandi con cui lavori di solito. Sei consapevole di questo? E se sì, perché Acheron?”.

La mia non era una domanda autolesionista; ma volevo e dovevo essere del tutto trasparente con lui su ciò che poteva aspettarsi da noi. E la sua risposta è stata: “È proprio per questo che vorrei pubblicare con voi. Perché ci tengo molto a quest’opera, voglio che sia curata con la giusta attenzione, e, per come la vedo io, oggi in Italia può farlo solo Acheron”. Quindi faccio mia questa risposta di rimando…

Accettiamo poche opere, perché vanno seguite in un certo modo. Dal content editing alla correzione di bozze, dall’illustrazione di copertina (lavoriamo con artisti di alto livello come Antonio De Luca, Diramazioni, Rom, Ausonia, Ponticelli) alla grafica.

Stiamo crescendo anche come marketing: le nostre opere hanno una campagna promozionale dedicata e personalizzata, in perfetto Acheron-style. Ad esempio, Italian Way of Cooking è stato protagonista di un concorso (a cui ha partecipato anche un certo Marco Carrara, mi pare!) in partnership con il portale Letteratura Horror: la scrittura di una vera ricetta di cucina con un Mostro come ingrediente principale. È stato divertentissimo e ha creato addirittura un effetto meme, con autori che hanno scritto e postato sui social le loro ricette anche al di fuori del concorso stesso. I cinque vincitori, insieme a cinque autori più noti che si sono simpaticamente prestati, sono stati nominati “Monsterchef” e pubblicati all’interno dello stesso romanzo nel “Ricettario Mostruoso” in appendice.

Il Settimino Cover LightCosì come stiamo crescendo a livello commerciale: stiamo affiancando la carta al digitale, siamo già presenti (e sempre più lo saremo) alle fiere di settore e nelle librerie specializzate. È un percorso di crescita graduale, ci vorrà del tempo – insisto sul fatto che siamo sul mercato da appena un anno e mezzo.

Ma su questo argomento sfatiamo anche qualche falso mito: è così vero che pubblicare con un editore medio-grande porta dei grandi risultati? Le statistiche che emergono nel settore sono allarmanti e non è bizzarro dire che un romanzo fantasy di un editore medio-grande viaggia su una media di due o tremila copie di venduto. E da questo punto di vista, e fatte le dovute proporzioni (anche anagrafiche), un editore piccolo ma agguerrito e creativo come Acheron (e mi permetterei di aggiungere Vaporteppa) ha ben poco da invidiare a questo scenario e, anzi, ha molte carte da giocarsi. Vendere qualche centinaio di copie in più con un editore che magari non edita nemmeno il testo e come copertina usa una foto riciclata è molto diverso da vendere magari qualche copia in meno (per adesso) ma avere un’opera curata in ogni suo dettaglio, con riscontri di pubblico e di critica elevati (basta guardare le nostre review su Amazon, tutte rigorosamente vere e non postate da fake – pratica che aborriamo), con possibilità di traduzione o ripubblicazione in inglese.

Il circolo virtuoso che stiamo creando è: “qualità richiama qualità”, vale a dire che continuando ad attirare e a supportare autori e opere validi, italiani e internazionali, si crei un vorticoso maelstrom creativo nel quale un’artista e la sua opera spingono inevitabilmente quelle che gli sono di fianco, regalandosi energia e visibilità l’uno con l’altro.

TheMinistryofThunder_DavideManaSui selfpublisher il discorso ha una sfumatura leggermente diversa, ma il concetto di fondo (e i motivi per cui potrebbe rivolgersi ad Acheron) non cambia. Conosco bene il settore: io personalmente come autore ho pubblicato e pubblico con editori classici, anche grandi (Mondadori e Sergio Bonelli Editore, per citarne due), ma ho anche autopubblicato e continuerò a farlo.

I selfpublisher pubblicano delle storie incredibili. Sono convinto che oggi la creatività italiana nella letteratura di genere sia lì dentro, libera da restrizioni miopi o mode del momento. E oggi queste pubblicazioni sono più curate, a livello di editing e di grafica. Ma inevitabilmente sono da soli (o raccolti in una piccola factory), e da soli non si può mai raggiungere la visibilità che si può avere in un gruppo. Ai selfpublisher direi: fate bene a proseguire sulla vostra strada, ma se avete un’opera che desiderate sia seguita in modo diverso, con un editore che ci crede e che può condividere con voi altre teste, altre qualità, altre professionalità che possono aggiungere altro valore al vostro, Acheron può essere l’editore giusto.

Quali sono i vostri autori di punta? Dicci qualcosa di loro.

Abbiamo Luca Tarenzi, uno degli scrittori fantasy più apprezzati in Italia, un professionista che ha pubblicato con editori importanti come Salani; con noi Luca ha pubblicato due opere: il thriller storico-fantastico Demon Hunter Severian (con lo pseudonimo di Giovanni Anastasi) e la trilogia urban fantasy Poison Fairies.

C’è Davide Mana con The Ministry of Thunder: un autore eclettico, esempio perfetto dello scrittore 3.0, che affianca il self-publishing alla pubblicazione con editori internazionali, scrive in italiano e in inglese, capace di destreggiarsi in tutti i generi della SF.

Abbiamo autori che meriterebbero di essere negli scaffali dei best-sellers delle catene librarie. Alessio Lanterna (il suo techno-fantasy Lieutenant Arkham è una miniera di sense of wonder). Livio Gambarini con la sua trilogia di Eternal War, basato sulla nostra storia e il nostro folklore, con ambientazioni e personaggi italiani, che declina logiche concettuali del gioco di ruolo nella narrativa. I lettori di Eternal War che sono anche giocatori di ruolo hanno tutti apprezzato questa seconda caratteristica.

Poison 2 cover light CirceCorp 09-12-15Marco Cardone con l’originale Italian Way of Cooking. Abbiamo Paul Di Filippo e Claudio Chillemi, esempio di cosa può fare Acheron: uno scrittore di Providence e uno di Catania che hanno scritto a due mani, e in inglese, un pastiche lovecraftiano (The Horror at Gancio Rosso) ambientato fra New York e la Sicilia, insomma qualcosa di assolutamente straordinario.

Per ovvi motivi faccio fatica a parlare di me stesso in termini qualitativi.

Di recente abbiamo lanciato inoltre la collana aperiodica “Eufemia”: racconti brevi di narrativa fantastica, in lingua italiana e/o inglese, che alternerà un autore internazionale a uno italiano. Il titolo della collana è ispirato a una delle Città Invisibili di Italo Calvino – Eufemia, appunto: la Città delle Storie. Hanno inaugurato la collana i racconti Antechamber, un inedito mondiale di Lavie Tidhar, uno dei più importanti autori fantastici internazionali di nuova generazione, e La Macchia di Maurizio Cometto, sofisticato scrittore di “realismo magico” che fa del perturbante calato nel quotidiano la sua arma più temibile, e che uno scrittore come Valerio Evangelisti ha definito “l’autore italiano di narrativa fantastica che preferisco”.

Parlaci di Italian Way of Cooking, il romanzo a cui avete dedicato il concorso di qualche mese fa.

Un urban fantasy, horror, thriller, comico, grottesco, e allo stesso tempo un libro di cucina. Sì perché l’autore si è documentato sacrificandosi in giro per i ristoranti del Chianti, scoprendo e assaggiando pietanze, ricette e vini prelibati di ogni genere (questo può far capire quanto sia dura la vita di uno scrittore Acheron), e il libro contiene vere ricette di cucina, sia nel romanzo stesso che nel Ricettario Mostruoso in appendice.

Il risultato è un’opera caustica e divertentissima. Tanto che diversi blog di cucina, completamente estranei alla narrativa di genere, hanno cominciato a recensirlo, e Il Secolo XIX lo ha definito “un piccolo caso letterario”.

Qual è stata l’ultima uscita e quali saranno le prossime? Saranno tutte sia in formato digitale che in cartaceo o ci saranno anche opere lunghe solo in digitale?

Comincerei con Fabrizio Borgio, fine giallista, con Il Settimino, inedita contaminazione fra sovrannaturale e thriller politico. Paradox di Massimo Spiga, un romanzo di fantascienza anarchica scritto con lo stile visionario e all’avanguardia che lo contraddistingue. Nightbird, di Lucia Patrizi, scrittrice di rara profondità e intensità letteraria; una ghost story che non passerà inosservata.

13510902_1135370106523541_2151590662080561325_nSono in lavorazione due romanzi fantasy in “salsa mediterranea” ad opera di Alessandro Forlani e Mauro Longo. Pubblicheremo poi due antologie molto importanti: Dark Italy – The Best Italian Horror e Macchina Zer0. Annoverano alcuni fra i migliori scrittori italiani del settore e saranno pubblicate in italiano e in inglese.  Rappresentano le prime due antologie al mondo di ambientazione italiana nei rispettivi generi (horror e hard sci-fi). A Macchina Zer0 inoltre è collegato un concorso letterario:

http://www.altrisogni.it/2016/04/concorso-letterario-macchina-zero-1-maggio/
[Nota del Duca: la scadenza del concorso è stata posticipata al 15 agosto 2016]

E infine il duo delle meraviglie Arona-Rosati con un’opera inedita su un tema forse mai toccato prima dalla speculative fiction italiana e internazionale.

A un lettore italiano che non conosce Acheron Books quali opere consiglieresti, quale possono rappresentare al meglio il vostro spirito?

Le opere che ad oggi ritengo più rappresentative del nostro spirito (e dei tre Grandi Generi) sono: Eternal War – Gli Eserciti dei Santi di Livio Gambarini per il Fantasy; Italian Way of Cooking di Marco Cardone per il Sovrannaturale (non dico Horror perché in questo caso l’opera travalica molti generi); Paradox di Massimo Spiga per la Fantascienza. In quest’ultimo caso desideriamo usare il termine “Fantascienza Anarchica”: in questo romanzo incredibile abbiamo la periferia italiana più autentica, verace e realisticamente descritta un ibrido fra i romanzi di borgata di Pasolini e le novelle siciliane del Verga, ma declinati in chiave pulp – in cui letteralmente deflagra l’elemento sci-fi più spinto, fra paradossi spaziotemporali ed entità linguistiche aliene.


Grazie a Samuel e buona lettura a tutti!
Trovate Acheron Books anche su Facebook.

1 comment

    • michele on 10/07/2016 at 12:44
    • Reply

    avevo letto tempo fa poison fairies il primo libro almeno e non lo avevo trovato molto interessante

    eternal war sembra interessante, credo che lo proverò ho sempre cercato libri fantasy validi ambientati in italia ma non avevo mai trovato niente che mi convincesse.

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